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recensione all’ AT LP1240 di Audio Technica.
Che dire, con l’AT LP1240 Audio Technica vuole proprio farsi notare. Mentre i suoi rivali Pro-Ject e Rega hanno optato per la semplicità, questa procede ad armi spianate aggiungendo funzioni extra.
Ci riferiamo a tutte le funzionalità che questo giradischi offre, ovvero quelle che usano tipicamente i DJ. E in effetti, la somiglianza con il giradischi leggendario Technics SL-1210 è sorprendente. Quindi e stai cercando un prodotto semplice e lineare con poche funzioni (quelle essenziali) direi che puoi passare ad altro…
AT LP1240: Costruzione e design
C’è un bel po’ da dire in questo senso. Partiamo dagli elementi base: si tratta di un giradischi a trazione diretta con piatto in alluminio e cambio di velocità elettronico (33, 45 e 78 giri). La testina è rimovibile e il braccio si muove alla perfezione.
Per i DJ che cercano una configurazione da “battaglia”, ci sono due pulsanti start/stop e un pitch controllo al quarzo. Non entreremo troppo nel dettaglio per quanto riguarda le funzioni per dj, in ogni caso potete leggere tutte le informazioni nella pagina di vendita che trovate qua sotto.
A proposito, se non sei un DJ, non premere mai il pulsante ‘reverse’ – rischi di rovinare sia la puntina che il disco. È inoltre possibile regolare l’altezza del braccio e dei piedi del giradischi, il che offre un po’ di isolamento dalle vibrazioni esterne.La qualità dei materiali è generalmente molto alta, anche se abbiamo notato un leggero movimento dei cuscinetti del braccio. Si poteva fare di meglio in questo caso ma considerati tutti i suoi pregi è un difettuccio che si perdona facilmente..
C’è anche un output USB per convertire le registrazioni sul tuo PC o Mac (col software Audacity incluso) e preampificatore phono incorporato.
Quest’ultimo non è male, ma collegandolo a un preamplificatore integrato (per maggiori informazioni leggi la nostra guida ai pre phono per giradischi) il suono è risultato molto più dinamico, vibrante, intenso, definito e chiaro.
AT LP1240: Performance
Abbiamo testato questo prodotto con due ottimi brani: bad di Michael Jackson e Closing Time di Tom Waits.
Dopo aver collegato il nostro AT LP120 al preamplificatore di Rega siamo pronti per vedere il suono della prima canzone è “cattivo” come il suo titolo o se ci stupirà. La performance non è davvero niente male, il suono è intenso e molto chiaro, e ci permette di distinguere chiaramente i vari elementi. Il primo brano ha superato a pieni voti il nostro test.
Passiamo ora a Closing Time di Tom Waits. Anche in questo caso l’AT LP120 si dimostra un giradischi dalle ottime performance, il suono è stabile e la profondità sonora della chitarra ci convince appieno.
Durante tutta la durata della riproduzione la nostra attenzione è stata attirata dalla qualità del suono e non c’è mai un momento di noia.
Pensiamo però non avrebbe guastato ad Audio Technica una maggiore delicatezza del suono e un po’ più di sfumature nelle note. Ci piace come questo giradischi rende i vari elementi dei brani isolati singolarmente, ma ci è risultato un pò meno performante nel renderli nella loro unità. In altre parole, il suono dei vari elementi dei brani è formidabile, manca solo quel pizzico di armonia in più per essere perfetto.
Tutto questo considerato, siamo soddisfatti del senso di energia che ci ha regalato.
Il nostro verdetto finale
Non fraintenderci, si tratta di un giradischi veramente valido nonostante i suoi difetti. Se ne stai cercando uno completo di tutti gli accessori, direi che è quello che fa per te.
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IL NOSTRO GIUDIZIO
Un ottimo giradischi per dj e non. L’Audio Technica si conferma una garanzia.
PRO
materiali di ottima fattura
facile da assemblare e usare
CONTRO
una maggiore delicatezza del suono non avrebbe guastato
Questo giradischi l’ho acquistato quattro anni fa mi pare a € 450 o giu di lì. Equipaggiato con una testina Audiotecnica di buona qualità restituisce molto di ciò che c’è nel vinile. E personalmente non ho lamentele passandoci sopra tutti i 33 giri acquistati dagli anni 60 in avanti. Un fatto degno di nota è che posizionando il braccio alla fine del disco, con tutto acceso, la testina non raccoglie minimamente interferenze elettromagnetiche del motore o del trasformatore e questo è un lodevole risultato. Recentemente ho acquistato, sempre Audiotecnica, una testina, la 95MH/L la quale e senza gridare al miracolo mi mette veramente in pace con l’ascolto. Certo si può spendere molto molto di più. Ma a questi livelli o poco sopra credo si ascolti la musica. Mentre andando ben oltre si comincia ad ascoltare l’impianto con tutti i patemi che ne conseguono. D’altronde è anche vero che ognuno si deve sbizzarrire a piacimento. E ci mancherebbe altro! – Un cordiale saluto.