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Pioneer A-20-K è un affascinante prodotto che i più esperti del settore musica potrebbero facilmente riconoscere. Non a caso è il successore del Pioneer A-10-K, che abbiamo già avuto modo di recensire. E’ quindi presto detto che si tratta di una versione “aggiornamento” di quello che abbiamo visto fare dall’altro modello. Alcuni lo hanno definito come una valida “correzione” ad alcune dimenticanze fatte in precedenza, anche se in realtà già l’A 10 K era un valido strumento.
Ancora una volta Pioneer si dimostra essere una delle più attente aziende produttrici del settore, perché riesce ad analizzare il mercato e propone valide soluzioni rispetto a quanto fatto. E’ indiscussa, ancora una volta, la qualità dell’amplificatore realizzato, partendo dalla cura per i materiali.
Troviamo manopole morbide e reattive come nel predecessore, ma in questo caso sono state meglio collocate nella struttura. In più troviamo anche incluso nella confezione il comodo telecomando. Un accessorio che era indispensabile per poter favorire il controllo da remoto, senza costringerti ad alzarti e interagire direttamente con la struttura.
Nella parte sinistra, ritroviamo il tasto di accensione e spegnimento, insieme all’ingresso per le cuffie, che ti daranno modo di ascoltare la musica senza creare problemi e fastidi ad altri. Tutto ciò permette di avere un nutrito parterre di soluzioni da usare, anche davanti al passaggio di segnale. Andiamo a vedere tutto ciò che ha rinnovato per noi questa azienda partendo dall’amplificatore Pioneer A20K.
Caratteristiche del Pioneer A-20-K
Non manca il controllo per la gestione di canali audio, che permette di poter scegliere la casse in uscita. Che cosa vuol dire tutto questo? Quando ti trovi ad ascoltare una traccia musicale, con due casse collegate, potrai configurare lo stereo. La manopola ti permetterà di decidere in che modo passare la traccia nella cassa sinistra e come farlo nella destra. Ciò vuol dire che potrai anche concentrare l’audio solo su cassa.
Pioneer A 20K permette di poter ancora una volta lavorare sul controllo dei bassi, così da esaltare sempre la traccia che hai scelto. Molto comoda da usare è anche la manopola del volume, la cui reattività è simile a quanto già visto fare dal suo predecessore.
Si passa poi al selettore che gestisce la sorgente di input, che ogni utente va a gestire personalmente in base alle necessità. Basta un gesto per poter passare dalla stazione radio a quella della sorgente collegata tramite il classico cavo AUX.
A questo punto però ti chiederai, giustamente una cosa: ma se molti dettagli sono simili a quanto visto dare nell’A 10 K, allora perché bisognerebbe scegliere l’A 20 K? Bè, la risposta è semplicissima: l’altro è un modello di fascia media, ma qui ci troviamo di fronte a un top di gamma. E’ perfetto per chiunque voglia incrementare la potenza di un buon impianto Hi-Fi di alto livello!
Canali e potenza dell’amplificatore Pioneer A20K
Pioneer A-20-K ha una potenza davvero interessante, con i suoi 50 W per canale, che sono un valore ottimo se viene abbinato a diffusori di altrettanto livello. Il suono risulta essere pulito e nitido, grazie anche al sistema Direct. Quando viene attivato, i segnali audio vengono emessi direttamente, e non passano nei vari circuiti di regolazione.
Ciò che si ottiene è la riproduzione di segnali che avranno buona prestazione e saranno più fedeli. Al tempo stesso va a disabilitare le impostazioni per i comandi Bass, Treble, balance o Loudness; in questo caso si perde così l’effetto stereo. Se invece viene disattivata questa funzione, i segnali audio passano attraverso i vari circuiti per garantire massima regolazione della frequenza.
Il test del suono viene superato a pieni voti, con un audio che è molto caldo, a tratti profondo e limpido. Questa sensazione si ha sia con un ascolto standard, con uscita nelle casse, ma anche con l’inserimento delle cuffie, che notoriamente servono per poter notare i dettagli. I bassi sono potenti anche quando imposti un basso volume; spesso non ti servirà neppure andare a modificare il livello di loudness. Tutto ciò di cui abbiamo parlato fino ad ora potrà essere impostato per mezzo del telecomando, senza farti spostare neppure di un millimetro.
Nella parte posteriore della struttura dell’amplificatore potrai trovare tutte le entrate stereo per le periferiche audio, dettaglio che attribuisce massima versatilità.
Vantaggi e svantaggi del Pioneer A-20-K
Andare a raggruppare i vantaggi offerti da Pioneer A 20K è un vero piacere: abbiamo ampiamente detto che il suono è gradevole. Ha poi consumi limitati e non si surriscalda durante lunghi utilizzi, anche per merito dell’impostazione dello spegnimento automatico. Ciò avviene quando viene rilevata una certa inattività, che porta lo strumento ad andare in pausa.
Ci piace la possibilità di ottenere il suono reale, senza dover per forza farlo passare tra i comandi di tono e bilanciamento. Per questo diventa un validissimo prodotto domestico, da abbinare a casse che siano però di buona qualità.
Scheda tecnica
Andiamo quindi a riassumere di seguito quelle che sono le principali caratteristiche che troverai utilizzando questo particolare amplificatore:
- Dimensioni del prodotto: 43,5 x 36 x 12,8 Centimetri;
- Peso: 7,2 kg;
- Potenza per canale 50 W;
- Numero di canali: 2;
- Connessioni: CD, phono, Aux, registratore, cuffie, rete e sintonizzatore;
- Controllo livello dei bassi;
- Interruttore integrato;
- Dotato di telecomando;
- Regolazione treble.
Conclusioni e osservazioni finali
Pioneer A-20-K ha ben due canali, entrambi con una potenza in uscita di 50 Watt. Questo dato, da solo, è considerato molto interessante per poter investire su questo prodotto. Ti garantisce anche l’ascolto di un audio potente, che è facile da gestire anche se non hai massima esperienza con gli amplificatori. Per questo lo possiamo definire semplice, performante e molto fine: insomma promette davvero bene!
Possiamo quindi dire che il suono appare molto pulito e gradevole, ed è decisamente equilibrato il numero di ingressi e uscite. Ha consumi limitati e soprattutto può essere usato per ore senza subire alcun tipo di surriscaldamento. E’ interessante anche la possibilità di ascoltare un suono ottimale, pur non facendolo passare e filtrare per mezzo dei comandi di tono e bilanciamento. Riuscirà a dare il suo meglio se abbinato con casse acustiche di alta qualità.
Possiamo quindi andare a consigliarlo a ogni tipologia di utente, ma in particolare a chi è davvero appassionato di musica. In questo modo riuscirai a notare le differenze che hanno reso così speciale questo gioiellino di casa Pioneer.
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Me cojoni, leggo che ha “ben due canali”… è addirittura stereo