Giradischi per DJ: 7 valide alternative al Technics 1200!
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Se c’è un evento che secondo le definizioni potrebbe aver “funestato” il mondo dei giradischi dj, si può parlare in tal senso della scelta della Technics di non produrre più il modello 1200.
Una scelta molto discussa nel mondo di chi ama ascoltare e produrre musica attraverso i vinili, che avevano eletto questo prodotto come il migliore in circolazione. Per continuare su quella scia, però, non è possibile accantonare l’idea della musica senza giradischi.
Le opzioni, quindi, restano solo: sondare il mercato alla ricerca di vecchi modelli che potrebbero costare tanto ed essere comunque non al passo con i tempi, cercare qualche esemplare di Technics in vendita sui vari siti di annunci, sia verticali che generalisti, oppure analizzare i modelli ancora in produzione per capire quale ha le potenzialità per prendere il posto del 1200 nel cuore degli appassionati.
Sono quattro le case produttrici che si candidano a sostituire la Technics:
- l’affidabilissima Pioneer
- la statunitense Stanton
- la più che nota Reloop
- e una delle nostre preferite, l’immancabile Audio Technica
Tra modelli più in voga e consigli a seconda del grado di preparazione, scopriamo insieme quale modello si adatta maggiormente a chi ama ascoltare e produrre musica servendosi del “rinato” giradischi per dj.
[PROSEGUI SOTTO PER LEGGERE LE RECENSIONI]
1. Giradischi DJ | Numark PT01 Scratch
Il Numark PT01 Scratch è un giradischi per DJ portatile dotato di tutte le funzionalità e componenti essenziali per i DJ principianti, o per chi è spesso on the road ed ha bisogno di un giradischi molto versatile e “di battaglia” con cui provare le proprie routine.
Questo modello ha tre velocità di riproduzione (33, 45 e 78 giri), e funziona mediante sei batterie di tipo D (torce), oppure collegato alla rete elettrica.
Il giradischi è stato progettato con un occhio di riguardo verso le tecniche di scratch e di cut, e questo è il suo vero punto di forza. Sul case trovi il commutatore Adjustable Scratch Switch, che chi è mancino può orientare per adattarlo alla mano sinistra.
La porta USB e l’interfaccia audio compatibile con MacOS e PC ti permettono di registrare tutte le tue routine, ma anche di digitalizzare i tuoi dischi. Gli altoparlanti integrati, pur non essendo molto potenti, hanno un sound chiaro, con distinzioni nette dei toni bassi, medi ed alti.
Le uscite RCA, per le cuffie e l’ingresso AUX dotato di controllo del volume sono ideali per collegare il giradischi ad un amplificatore esterno, ma anche ai tuoi dispositivi portatili.
Il case è realizzato interamente in plastica, ed il giradischi è dotato di una scocca di copertura molto resistente. Questo prodotto è disponibile solo in nero, ha misure di 30.23 x 30.23 x 10.16 cm e pesa 2,5 chili.
2. Giradischi DJ | Audio Technica AT-LP140 XP
SEMI-PROFESSIONALE MIGLIOR QUALITA’/PREZZO
Il giradischi AT-LP140XP è un dispositivo completamente manuale a trasmissione diretta, privo dell’amplificatore Phono integrato. È dotato di tre velocità di riproduzione (33, 45 e 78 giri), ed ha il piatto in alluminio pressofuso. La cartuccia in dotazione è una AT-XP3, ed è montata su un braccio ad S.
Questo dispositivo è stato progettato per essere un giradischi professionale, anziché un modello adatto a tutti, quindi è dotato di funzionalità esclusive, utili ai DJ, ma anche ai musicisti professionisti. Il giradischi può essere usato per far girare i dischi anche all’indietro, in senso antiorario, ed è dotato di tre diverse gamme di pitch.
L’avviamento del motore è molto rapido, e la rotazione del piatto è di notevole fluidità e stabilità. La cartuccia in dotazione è una entry level per DJ, però può essere sostituita con una di tipo diverso semplicemente cambiando lo stilo.
L’unico neo di questo modello è l’assenza della funzionalità di conversione dei vinili in MP3, che è spesso utile, e che è presente in altri modelli Audio-Technica di fascia più bassa, quali lo AT-LP120XUSB, o anche lo AT-LP120USB.
In compenso, questo modello ti permette di regolare l’altezza del braccio, per ottenere una riproduzione sempre molto accurata.
Il giradischi pesa 4,5 chili, è disponibile nelle versioni nero ed argento, ed ha misure di 55.88 x 45.72 x 27.94 cm
Leggi la recensione completa all’AT LP140XP.
3. Giradischi DJ | Pioneer PLX-500
Il giradischi Pioneer PLX-500 è un modello con motore a trazione diretta, a tre velocità di rotazione (33, 45 e 78 giri). La cartuccia in dotazione è una PN-X05, montata su una testina Pioneer DJ. Il piatto, il pitch control ed il braccio ad S sono realizzati in alluminio pressofuso, mentre il case è in materiale plastico.
Il motore ha tempi di avvio rapidissimi, di appena un secondo, e il pitch control ti permette di regolare la velocità di rotazione del piatto accelerandola o rallentandola fino all’8%. Questo modello è dotato della connettività standard, quindi trovi due ingressi RCA, le uscite Phono e line, e l’ingresso per jack da 3,5 pollici.
In più, c’è anche un ingresso USB, ottimo per registrare i tuoi vinili preferiti. In dotazione trovi anche il software Rekordbox, che ti permette di creare playlist, gestire i tuoi file digitali, e collegare il tuo laptop sia al giradischi che a un controller.
La copertura antipolvere è dotata di un supporto con tasche, e può essere usata per mostrare le copertine dei tuoi vinili mentre suoni i dischi. Pur se robusto, il case è realizzato pur sempre in materiale plastico, quindi lo scratching rende al meglio se usi una mano molto leggera.
Questo giradischi è disponibile nei colori bianco o nero, ha dimensioni di 56 x 27 x 47 cm e pesa quasi undici chili.
Leggi la recensione completa al Pioneer PLX 500.
4. Giradischi DJ | Pioneer PLX-1000
PROFESSIONALE MIGLIOR SCELTA
Se un dj è alla ricerca di un prodotto più professionale, la Pioneer può inserirsi nel mercato con il giradischi giusto. Non è facile vedere abbinato il nome della nota casa produttrice di Tokyo con i giradischi, ma in questo caso i giapponesi hanno fatto del loro meglio per offrire al mercato un degno erede del Technics SL 1200.
Dal punto di vista del design e delle dimensioni, non si notano grandissime differenze, se non fosse per i pulsanti dotati di led blu utili per le regolazioni del pitch tra + e -8, + e -16 e + e -50 e per la leva dotata di reset pitch con un pulsante digitale. Tali opzioni sono molto utili durante l’esecuzione per accorciare le tempistiche e gli interventi.
Dal punto di vista del peso, anche la Piooner si “piazza” tra i giganti con i suoi 13,1 kg del PLX-1000, ma in questo caso non sono in discussione nè la solidità nà la durata nel tempo. A giustificare una tale “pesantezza” anche un motore che è stato etichettato come il più potente sul mercato: il suo Brushless DC a tre fasi con trazione diretta vanta una potenza pressochè doppia rispetto al Technics, a cui si abbina anche una coppia elevata, le regolazioni al quarzo e un sistema elettronico di frenata.
Dal punto di vista del piatto, torna la somiglianza con il giradischi di casa Technics. I più esperti si attendevano un’evoluzione dal punto di vista tecnico e innovativo, nel tentativo di abbinare il fascino senza tempo del “vecchio” Technics analogico ai progressi tecnologici che sono il biglietto da visita della Pioneer.
Mantenendo però un piatto così “retro”, la casa nipponica ha implicitamente dichiarato di voler far breccia nel cuore dei “puristi”, coprendo i vuoti lasciati dalla stessa Technics e quindi dalla Panasonic. Il prezzo supera i 700 euro, a dimostrazione che non si tratta di un prodotto adatto a tutte le tasche (e quindi a tutti i dj), ma chi ha intenzione di acquistarlo troverà in questo giradischi per dj un valido alleato nella proposizione di una musica chiara e nitida.
Pioneer PLX-1000: La recensione completa
5. Giradischi DJ | Reloop RP 4000
PROFESSIONALE
Dj di tutto il mondo: asciugate le lacrime e tornate all’opera. Scaduto il brevetto della Technics e accantonato il progetto da parte di Panasonic, in tanti avevano “perso la bussola” di un valido strumento in grado di accontentare tutte le esigenze.
La Reloop ha però in casa l’arma giusta per convincere i tanti nostalgici: si tratta dell’RP 4000, un giradischi in grado di abbinare modernità e spirito “classico”, senza tralasciare un’attenzione al portafoglio.
L’aspetto ricorda da vicino quello del Technics, ma il vantaggio di un peso più contenuto che non supera i 10 chili non compromette né la solidità né la stabilità. Le 3 velocità (33, 45 e 78 giri) rendono l’RP adatto a qualsiasi tipologia di vinile. Pur avendo un’impostazione molto tradizionale, il Reloop RP 4000 mantiene ottime prestazioni grazie ad una rotazione controllata al quarzo e ad una forza motore di 1600g/cm².
Il pitch è dotato di un cursore che non scatta verso il centro, e dà possibilità di variare la velocità dell’10 o del 20% in positivo e in negativo. Comune agli altri modelli è il braccio ad “S”, che consente una maggiore purezza del suono. Interessante anche la dotazione compresa nel prezzo di vendita, che include un tappetino, una testina – utile soprattutto per i neofiti – e la possibilità di connettersi ad uno starter da remoto.
La facilità di installazione, d’uso e di regolazione lo rende particolarmente adatto ai principianti, ma nonostante il prezzo accessibile, questo giradischi d’origine teutonica non perde l’esclusività di un prodotto in grado di fornire anche ottime prestazioni sia in lettura che durante la riproduzione dei suoni.
Leggi la recensione completa al Reloop RP4000.
6. Giradischi DJ | Stanton T92 USB
SEMI-PROFESSIONALE
Non si tratta solo di un giradischi convertitore dotato di USB, ma di un riproduttore di record ad alta qualità. La casa produttrice statunitense si è posizionata sul mercato con un prodotto adatto ai dj semi professionisti e in grado di supportare buona qualità, anche partendo dai “vecchi” LP.
Una caratteristica fortemente ricercata nel mondo della musica, che fanno del T92 USB un degno erede del Tecnhics 1200. Nonostante qualche problema con i vinili che presentano qualche graffio, la risposta del giradischi e l’emissione risultano più che soddisfacenti, anche grazie all’auslio di alcune parti del software che consentono un’accurata pulizia del suono.
Chi è abituato a maneggiare giradischi da dj non potrà non notare le somiglianze “fisiche” e tecniche con lo Stanton T55, ma a fronte di un costo leggermente più alto, il T92 USB possiede, oltre a tutte le caratteristiche del suo predecessore, anche una serie di importanti “novità”: alle componenti di qualità che identificano il marchio Stanton, sono stati aggiunti anche un blocco di intonazione e un utile meccanismo di anti-skating, importante per evitare il salto della puntina sul disco.
Nella conversione da LP ai file audio digitali, il prodotto made in USA fa invidia ai migliori convertitori di vinile. I risultati di conversione mantengono una qualità medio-alta sia sui nuovi formati, sia sui “vecchi” 33 e 45 giri.
La chiarezza del suono e la definizione restano invidiabili, e le leggere sbavature presenti in tema di linea di basso e nella statica sono facilmente eliminabili con l’ausilio di un prezioso alleato come Audacity.
Altra caratteristica del T92 USB è il motore drive diretto, opzione che di per sè protegge dall’eventualità di rischi, ma, poiché il motore è posizionato sotto il piatto, i rumori durante la conversione sono più frequenti e la velocità risulta essere meno consistente provocando una leggera perdita di intonazione.
Il vero plus di questo modello targato Stanton è però l’iZotope Audio Cleanup and Enhancement Suite, un programma in grado di fornire gli “strumenti del mestiere” per editare e pulire la traccia: basta un click e il movimento con la leva per applicare l’effetto per un risultato finale invidiabile, anche per i dj non così esperti.
Leggi la recensione completa allo Stanton T92.
7. Giradischi DJ | Stanton ST150
PROFESSIONALE
Se i DJ sono alla ricerca di nuovi standard per la propria musica e stanno già pensando ad un sostituto delle “pensionate” Technics e Vestacs, potrebbero aver trovato nell’ST 150 il “pane” per i propri denti. Si tratta di un altro modello della casa statunitense Stanton, ma è uno dei cosiddetti “mostri” del mercato dei giradischi per dj.
Il suo peso supera infatti i 12 chilogrammi: a rendere solito e robusto questo modello è il materiale utilizzato per la costruzione.
La casa produttrice, però, non pone l’accento sul peso, quanto invece sul motore, che è stato definito quello con più torque al mondo, essendo in grado di garantire una certa costanza nella velocità di rotazione dei piatti in caso di pressione sugli stessi.
Anche questo giradischi ricorda il design del Technics 1210, ma rispetto al “rivale” ne guadagna in caratteristiche tecniche e nel maggiore controllo dell’intonazione. Il braccio ad S, comune ai modelli finora analizzati, divide i dj, portando pareri favorevoli e opinioni contrarie, nell’ottica però di ottenere una massima fedeltà audio.
Non è questa, però, l’unico caratteristica degna di nota dello Stanton ST150: questo giradischi dj possiede infatti un output S/PDIF, a cui si aggiunge la comodità del blocco di chiave, molto utile durante i cambi di intonazione tipici dei mixaggi. Chi invece fa della creatività il perno principale del proprio lavoro non può non apprezzare la velocità dell’inversione e una ampia selezione d’intonazione.
Sono infatti 3 le opzioni per aggiustare la portata (+ o -8%, + o -25%, + o -50%) che risultano molto utili in fase di scratching e nella fase di rallentamento dei dischi. L’ultimo plus è un blocco d’intonazione fondamentale per evitare incidenti di percorso, ma in questo caso, il funzionamento è inverso rispetto al solito, visto che la luce accesa è sintomatica di una distorsione possibile.
Vista la lunga serie di caratteristiche, lo Stanton ST 150 si candida ad essere uno degli standard per i DJ di nuova generazione. Il corretto funzionamento in fase di scratching e mixing è l’alleto ideale per coloro che sono pronti a rimpiazzare un giradischi che ormai non è più in produzione. Il prezzo del giradischi statunitense sale ancora, posizionandolo quindi nella fascia medio-alta.
Leggi la recensione completa allo Stanton ST150.
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