Technics SL-1200: Il Re dei giradischi. Scheda | Dove Trovarlo | Alternative

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La leggendaria saga del giradischi Technics SL-1200 nasce più di 40 anni fa, sviluppata nel 1971 da un’idea di Shuichi Obata della gigantesca industria elettronica giapponese Matsushita (che oggi conosciamo come Panasonic), per poi essere lanciata sul mercato nel 1972.

Il nome, in realtà, fa riferimento a una più ampia famiglia di giradischi, fabbricati dall’ottobre del lontano 1972 fino al 2010, nota come giradischi Technics, di cui il modello Technics 1200 è stata la punta di diamante e da molti considerato una vera rivoluzione. E non a torto, perché il giradischi ha spopolato rapidamente nelle discoteche e nelle stazioni radio, utilizzato soprattutto dai DJ per la sua grande affidabilità e duratura, oltre a una robustezza tale da renderlo quasi indistruttibile.

La sua uscita ha cambiato il modo di creare musica e, non solo i disc jockey hanno potuto apprezzarne le qualità, ma anche molti utenti “comuni”, che lo hanno fatto proprio per qualità e prezzo accessibile facendolo diventare un’icona tra le più note e importanti nella storia della musica riprodotta.

 

Technics 1200 MKII ed altri modelli: la saga continua

La storia del giradischi più famoso del mondo continua nel 1979, quando la Panasonic fa uscire sul mercato il Technics 1200 MK2, un’edizione che portò a ulteriori successi grazie ai rinnovamenti apportati. Il nuovo modello rappresenta il culmine tra le innovazioni dei giradischi Techincs. La sua robustezza e la scarsa sensibilità alle vibrazioni ne fanno uno strumento adatto per essere suonato in qualunque luogo e presto diventa popolare tra i Dee-Jay pionieri della musica Hip-Hop.giradischi-technics-1200-mkii

Il resto, come puoi capire, è storia: l’SL-1200 diventa il giradischi d’eccellenza per i DeeJay che, usandone anche due alla volta, fanno nascere dapprima il ritmo sincopato del “breakbeat” e in seguito, muovendo il disco avanti e indietro sul piatto, creano i suoni inconfondibili del più famoso “scratch“. La musica si porta su tutto un altro livello!
Ma il magnate dell’industria elettronica giapponese non si ferma qui.

Sono milioni gli esemplari venduti e moltissime le versioni che fanno seguito al Technics SL-1200 MK2, alcuni dei quali destinati soltanto al mercato americano (SL-1200 MK2 PK) o a quello asiatico (SL-1200MK3).

Trova un modello usato

Altri ancora rappresentano edizioni limitate a poche migliaia di pezzi in tutto il mondo (un esempio il modello SL-1210 GLD del 2004) per arrivare, infine, ai più moderni Grand Class SL–1200 G e Grand Class SL–1200 GAE, con un nuovo ritorno sul mercato nel 2016 dopo quella che sembrava essere stata la fine di un’era appena dieci anni prima.

Dopo la sesta edizione, entrata a far parte dell’esposizione permanente dello Science Museum di Londra, i “1200” (così chiamati dai rapper), escono dalle linee produttive della Panasonic.

Il primo novembre del 2010, infatti, l’azienda giapponese annuncia ufficialmente la fine della produzione dei giradischi analogici per concentrarsi su un mercato più in linea coi tempi e chiude,così, la porta su un pezzo di storia.
Porta che si riaprirà qualche anno più tardi grazie alla rinnovata popolarità del vinile tra i deejay del globo.

 

Uno sguardo più da vicino al Technics SL-1200

Prima di addentrarci tra gli aspetti tecnici che hanno fatto del giradischi Technics 1200 un pezzo da museo, ci sembrava doveroso raccontarne la sua storia, anche se in poche righe.

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Come abbiamo già detto, l’anno 1979 vede rinascere il Technics SL-1200 con un nuovo modello che aggiunge qualche piccolo, anche se modesto, miglioramento. Stilisticamente l’MK2 è ora disponibile anche in nero (oltre al più classico grigio argento) e mostra miglioramenti al motore e una resistenza maggiore agli urti. La marcia si controlla con un bottone di start/stop e la velocità di rotazione del piatto (e di conseguenza il tono, o dall’inglese “pitch” ), se prima era regolata da due manopole poste sotto il piatto stesso, con il Technics 1200 MK2 è ora governata da un potenziometro a slitta posto vicino al braccio.

A parte questi particolari, la nuova versione del ’79 non apporta differenze sostanziali rispetto al più “vecchio” Technics 1200.
Ma veniamo alla caratteristica più importante di questa famiglia di giradischi: il motore.
A differenza di altri suoi compagni, questo è un affidato e collaudato motore trazione diretta, con lo statore avvitato alla base e il rotore solidale al piatto, di conseguenza è molto solido e poco sensibile alle vibrazioni.

Il Technics SL-1200 ha una base pesante, costituita da un composto “sordo” posto tra la finitura in alluminio sulla faccia superiore e una solida struttura in gomma alla base. In questo modo si minimizza l’effetto feedback, la risonanza e altri sgraditi errori acustici. Il piatto gira alla velocità desiderata quasi immediatamente (impiega meno di un secondo per raggiungere i 33 giri), tornando rapidamente alla giusta velocità senza bruschi “scarti” anche se viene scosso.

Il braccio non è formato da un unico pezzo, il che lo rende poco rigido, ma l’altezza si può regolare attraverso un collare rotante e può essere bloccata al livello desiderato mediante una leva. Infine, la conchiglia porta-testina staccabile consente la sostituzione di diverse puntine con pezzi di ricambio tuttora facilmente reperibili sul mercato.

Se si pensa che questo, e solo qualche regolare calibratura del braccio, sono fondamentalmente le uniche manutenzioni di cui devi preoccuparti utilizzando il Technics 1200, è evidente che il suo utilizzo è ancora oggi alla portata di chiunque desideri divertirsi sul piatto.

 

Alternative al Technics 1200

Oggi, senza ombra di dubbio, esistono decine di giradischi più moderni che si presentano come valide alternative al Technics 1200 (un esempio è lo Stanton ST150 o il Reloop RP 4000 o l’ 8000), ma se vuoi davvero imparare l’arte del missare, allora devi imparare a conoscere il Technics SL-1200, un vero “must” nell’ambito del vinile!

Altri Modelli di Technics

 

Technics 1200: Usato e alternative

La famiglia del “1200” ha contribuito molto nell’evoluzione della riproduzione musicale, ampliando l’utilizzo del vinile a qualunque combinazione di suoni, velocità e ritmi limitata solo dalla fantasia e dall’estro del DeeJay al piatto. Artisti come Grand Wizard Theodore e Afrika Bambaataa lo hanno adottato negli ’70 e, quasi certamente, senza il Technics 1200 il Breakbeat e l’Hip-hop non avrebbero visto la luce e la musica avrebbe tutto un altro suono!

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